Attraverso il Catinaccio, intorno al Sassolungo e lungo lo Sciliar

Giorno 2, lunedì 15 Agosto 2011: Rif. Bergamo – Rif. Passo Principe

Tempo

Al mattino molto nuvoloso; a partire dal Passo Principe in poi pioggia, nebbia e a tratti vento; al pomeriggio dal Rifugio Antermoia in poi il cielo si schiarisce e il clima diventa secco e soleggiato. .

Gocce di pioggia a colazione

Alle ore 8.30 siamo di nuovo in cammino e sotto di noi il Rifugio Bergamo ci appare lentamente sempre più piccolo.

Ha piovuto tutta la notte, ma mentre siamo seduti a far colazione, per fortuna cessa di piovere. Ma la nostra felicità non dura a lungo; poiché una volta raggiunta la Conca del Principe sopra il rifugio, incomincia lentamente a gocciolare.

Il percorso è provvisto di uno o due passaggi muniti di corde, ma alla fine li superiamo senza alcuna difficoltà.

Tristezza e solitudine

Siamo soli in un deserto di rocce grigie che trasmette tristezza. A questo punto il sentiero si dirama a sinistra fin sù al Passo Molignon e proseguendo si giunge all’Alpe di Tires. Ci manteniamo sulla destra fino al Passo Principe e all’omonimo rifugio posto a 2.600 metri di quota.

„Diavolo ancora!“ lamenta Martin; poiché negli ultimi metri che ci separano dal rifugio siamo investiti da grosse gocce di pioggia. Ma non ci lamentiamo; poiché nel corso della prima parte della tappa di un’ora e mezzo scarsa il clima è stato relativamente asciutto.

Testo di Reinhard Jakubowski di Gladbeck con estratti del diario di Hildegard. Foto di Bärbel & Reinhard Jakubowski. Utilizzo permesso per amichevole concessione degli autori.

I rapporti e gli articoli degli scrittori ospiti non riflettono necessariamente l’opinione del proprietario del mezzo di comunicazione.

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