Percorso
Escursione attraverso il Catinaccio, intorno al Sassolungo e lungo lo Sciliar
L’hotel „Bagni di Lavina Bianca“, situato nell’omonimo quartiere di Tires in Alto Adige, ci offre l’accesso diretto al nostro tour tra le montagne delle Dolomiti organizzato da noi; il primo giorno il tour ci fa salire attraverso la selvaggia e romantica Val Ciamin nel Parco Naturale Sciliar – Catinaccio per circa 1.000 metri di dislivello fino al Rifugio Bergamo a quota 2.134 m.
Il secondo giorno con il Passo Principe ed il Passo Antermoia (2.600 e 2.769 m) si toccano già „livelli di altezza record“. Il lago Antermoia e il Rifugio Antermoia, il Passo Dona e una lunga discesa attraverso l’incantevole Val Duron fino al Rifugio Micheluzzi (1.860 m) completano il secondo interminabile e avventuroso giorno la cui relazione sarà ancora più dettagliata.
Il terzo giorno ci avvicina al Gruppo del Sassolungo con il Sassolungo e il Sassopiatto. Lungo il Sentiero Federico Augusto a circa 2.300 metri di quota paesaggisticamente molto promettente, incontriamo una marea di persone in marcia nel primo pomeriggio fino quasi al Passo Sella dove prendiamo alloggio presso il Rifugio Valentini (2.218 m).
La percorrenza del perimetro del Gruppo del Sassolungo – il cuore del nostro tour tra le montagne – è fissata nel programma del quarto giorno. Il nostro programma prevede le seguenti stazioni: Passo Sella, Rifugio Comici, Rifugio Vicenza e per finire la locanda di montagna Zallinger a ben 2.000 metri di altezza.
Itinerario del quinto giorno: Alpe di Siusi – Altopiano dello Sciliar. A mezzogiorno sostiamo comodamente davanti al Rifugio dell’Alpe di Tires a quota 2.440 m e completiamo con l’itinerario che porta al Rifugio Bolzano sulla Via Alpina, l’Alta Via delle Dolomiti n° 8, un tratto a noi noto già percorso lo scorso anno.
Da questo punto si sviluppano numerosi percorsi in discesa che conducono oltre Bagni di Lavina Bianca: il Sentiero dei Bastoni, il Sentiero dei Tronchi e l’itinerario n° 2 attraverso la Valle di Thomas che scegliamo per il sesto giorno, poiché gli altri percorsi li conosciamo già. Da Sella Monte Cavaccio scendiamo attraverso la splendida „Gola dell‘Orsara“ fino al nostro „campo base.“